Le musiche che ho scritto per questo lavoro non vogliono essere colonna sonora del film. Sono state ispirate e composte dal percorso che ho fatto in questi quasi due anni di letture, attività con i bambini, ragionamenti sul rapporto tra tempo e musica e, sicuramente non ultimo, quello che il film di E. Olmi suggerisce in termini di conflittualità di valori e di rapporti, ma anche di apertura verso il futuro.
In musica 60 di metronomo vuole dire 60 battiti al minuto, ovvero il giro completo della lancetta dei secondi in un orologio. Nella realizzazione dei brani ho cercato di rispettare questa scansione del tempo, cercandone i multipli ed i sottomultipli; il resto è emozione.
Spesso mi è capitato di sentire la frase 'sono andato a vedere un concerto'; sotto questa ottica, rispetto a questo lavoro, sarebbe bello che qualcuno dicesse 'sono andato a sentire un film', vorrebbe dire che si è 'preso un po' di tempo' per pensare.